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Lamberto Loria (1855-1913), nato ad Alessandria d'Egitto da una ricca famiglia di ebrei italiani, tornato in patria, si laurea in Matematica a Pisa. Presto si appassiona ai temi dell'antropologia e completa la sua formazione a Firenze (nell'ambito della Società di antropologia fondata da Paolo Mantegazza) e a Genova, dove Giacomo Doria lo inizia agli studi naturalistici. Visita la Lapponia, il Turkmenistan, l'Africa e l'India e infine parte nel 1888 per la Nuova Guinea britannica, dove si ferma per un anno e mezzo e poi per cinque: un lungo periodo in cui ha modo di percorrere regioni ignote, di visitare molte popolazioni indigene e di raccogliere moltissimi oggetti antropologici ed etnografici. Il tutto corredato da approfondite interviste ai nativi, da numerose fotografie e soprattutto da osservazioni sempre più ravvicinate e acute degli abitanti. Al ritorno in Italia nel 1897, oltre agli oggetti, Loria riporta con sé 24 quaderni di diari relativi ai suoi soggiorni, una quarantina di quaderni di note etnografiche e moltissimi promemoria sparsi.